Un viaggio che comincia

Con una certa emozione avviamo Scambi di Prospettive.

Siamo abituati a considerare il welfare come un settore marginale, spesso anche chi lavora come ricercatore, formatore, consulente si sente cucita addosso l’idea della “nicchia”, del piccolo spazio di riflessione, nascosto, con poca risonanza anche perché scomodo e molto povero.

Crediamo che si debba parlare di welfare proprio adesso, in questo momento difficile, provando ad aprire uno spazio libero di confronto, usando lo spazio che per 40 anni Prospettive Sociali e Sanitarie ha dato a noi.

Sarà un luogo in cui anche noi ricercatori potremo raccontare le nostre storie, un diario di viaggio nel quale si ritrova chi scrive e legge PSS da anni, ma anche chi finora non l’ha conosciuta, chi si avvicina al mondo dei servizi sociali e sanitari ora, chi vive il sociale nella vita di tutti i giorni.

Un diario che guarda al futuro, che raccoglie per strada le tracce del cambiamento e prova a riaprire un discorso troppo spesso con il fiato corto. Oggi più che mai il welfare sociale ha bisogno di cura e di parole, ha bisogno di recuperare relazione e scambio. Proviamo, con la collaborazione di tutti i lettori e i redattori della rivista, a dare un contributo.

 

Buon viaggio!

12 pensieri su “Un viaggio che comincia

  1. Bruno Conte

    Accolgo con molto favore e plauso questa iniziativa, in quanto sono fondamentali sia la condivisione della conoscenza che la ricerca di una autorevolezza emergente.
    Non mi spiacerebbe poter contribuire attivamente a questo blog con le mie esperienze nel campo.

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  2. Elena

    In bocca al lupo. A Diletta un abbraccio e un grazie. Si trovano di rado anche in questo campo persone pronte a confrontarsi, a cogliere le idee altrui dando spazio senza appropriarsene!

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    1. Santina Bossini

      Buon viaggio…………….!! Complimenti ottima idea, vi suggerisco anche UIDU.org: un social che tratta di “sociale”.

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  3. andrea pancaldi

    Una bella iniziativa. In generale il mondo dei servizi sociali, in particolare quelli pubblici, comunica pochissimo e racconta altrettanto poco di sè. Specularmente in certi ambiti del sociale, in particolare nel terzo settore, si assiste ad una ipertrofia e ripetitività informativa; come col cibo c’è chi ne ha troppo e chi niente. Mancano questi aspetti nei percorsi di formazione degli operatori; spessissimo si sostiene che manca il tempo, il che è mezza verità e quindi anche mezza bugia. Spero che il blog affronti anche gli aspetti legati alla informazione, comunicazione, documentazione. Auguroni di buon lavoro.

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  4. Antonio Monteleone

    Solitamente evito la Network Society perché scadono facilmente nell’autoreferenzialità, ma nel caso di Prospettive Sociali e Sanitarie faccio volentieri un’eccezione in quanto trovo la rivista stimolante pur non condividendone sempre tutte le “prospettive”.
    Antonio

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  5. Maria Grazia Bonazzi

    Un importante obbiettivo di cambiamento che potrebbe dare spazio a nuovi temi ! In bocca al lupo…

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  6. Emanuele Univerità

    Grazie per questo spazio, grazie per il vostro lavoro.
    Sono contento di condividere il percorso con voi.
    Buon viaggio…

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