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Curare in Riva al Brembo

Riflessioni di un neurologo tra certezze e incertezze della medicina e della neurologia, tra cura della malattia e qualità della vita

di Giampietro Salvi*

Il giardino e le rive del Brembo sono il luogo che io rivisito spesso: lo stormire delle fronde, la brezza, e il gorgoglio delle acque hanno il potere di riconnettermi, con piacevoli sensazioni di benessere, con le certezze di base che, insieme alla formazione degli anni di studio ed esperienza clinica, fondano il mio mestiere. Il Brembo ha un potere rasserenante nei momenti di dubbio e incertezza, come il pedalare in solitaria ascoltando il ticchettio delle ruote e il salto della catena al cambio lungo i 40 km di ciclabile che lo costeggiano…

Leggere Coen “L’arte della probabilità, certezze e incertezze in Medicina” Raffaello Cortina Editore), in riva al Brembo ha avuto risonanze particolari (vedi anche gli articoli pubblicati in questa stesso spazio di Augusta Foni e Rita Montoli). Continua a leggere

Le dimensioni di una crisi

Pubblichiamo qui di seguito l’introduzione all’inserto speciale uscito sull’ultimo numero di Prospettive Sociali e Sanitarie: “Le professioni d’aiuto: declino o rilancio?” di Sergio Pasquinelli e Francesco Pozzoli dell’IRS.

Sulle professioni d’aiuto, sociali e sanitarie, l’Italia ha un problema.

Servono duemila nuovi assistenti sociali all’anno, per tenere il passo con i nuovi livelli essenziali che hanno stabilito la presenza di un assistente ogni cinquemila abitanti, e non ci sono. L’educativa scolastica attraversa una forte crisi, lo stesso vale per l’assistenza domiciliare e per le comunità per persone con disabilità e minori, dove turni e dinamiche interne non incentivano rispetto a più tranquilli e sicuri ambiti di lavoro. Basti pensare che le Mad (“Messe a disposizione”) – che consentono la stipula di contratti temporanei di supplenza nella scuola pubblica, anche in assenza di titoli di abilitazione all’insegnamento e, nei casi più fortunati, per periodi di tempo che vanno da ottobre a giugno – risultano ormai più attrattive dei contratti stessi degli educatori, ancor più precari e mal retribuiti. Continua a leggere

Le professioni d’aiuto: declino o rilancio?

Prospettive Sociali e Sanitarie – 4, Autunno 2022

È disponibile online (acquistabile singolarmente in pdf o cartaceo), e in spedizione agli abbonati, il nuovo numero di Prospettive Sociali e Sanitarie,  L’inserto monografico di questo ultimo fascicolo dell’anno è dedicato alle professioni d’aiuto, sociali e sanitarie, e alle problematiche che si trovano ad affrontare. Altri articoli su tematiche sociali e l’indice di fine anno completano il fascicolo.

L’anteprima del fascicolo è disponibile sul sito di PSS, da dove è possibile acquistare e scaricare l’intera copia, anche in pdf.

Presentiamo qui l’introduzione all’inserto firmata da Sergio Pasquinelli e Francesca Pozzoli

È inoltre possibile scaricare qui l’indice di fine anno contenuto nel fascicolo.

Chi fosse interessato ad abbonarsi alla rivista può trovare le indicazioni necessarie qui.

Per ulteriori info: pss@irsonline.it – 02.46764276.

Nuove riflessioni sulla lettura di “L’arte della probabilità. Certezze e incertezze in medicina”

Appunti e pensieri sollecitati dalla lettura del libro di D. Coen e dal post di Augusta Foni.

di Rita Montoli*

La lettura del libro di D. Coen “L’arte della probabilità. Certezze e incertezze in medicina”, apre a 360 gradi su aspetti del grande sapere medico ma anche sulle aree grigie, le incertezze dei percorsi diagnostici e dei trattamenti. Al medico si propone però, per potersi ancorare a qualche isola di certezza, di dotarsi di una buona competenza statistica e di biometria e di saper selezionare affidabili fonti di informazione per poter mettere a confronto linee guida, Randomized Clinical Trials, metanalisi, studi osservazionali, ecc.

Se alla fine di questo complesso percorso razionale rimangono dubbi sul “che fare”, sul piano decisionale può sempre venire in soccorso al medico l’occhio clinico, il “gut feeling” (il sentire della pancia) in cui entrano in gioco esperienze personali, vissuti relazionali, sentimenti legati ai propri valori che fanno riferimento alle dimensioni inconsce e preconsce. In fondo “resta da dire che il processo decisionale che ho descritto è quasi sempre un processo inconsapevole” (pag. 140 dal testo). Continua a leggere

Quando la medicina pensa

di Augusta Foni*

 

Incertezza in medicina… probabilità… errore, ma anche possibilità per i medici di  gestire in modo responsabile questi aspetti dell’attività clinica. Scritto da un medico d’urgenza su tanti nodi della propria attività professionale, il libro di Daniele Coen, L’arte della probabilità. Certezze e incertezze della medicina (1), mi è sembrato subito un’importante occasione per esplorare una volta tanto quello che succede “dall’altra parte”, l’altra faccia della luna, quella dei medici.

E per di più seguendo il racconto di uno di loro, che dopo un’intensa esperienza ospedaliera definisce la medicina come “artigianato di alto livello che si basa su di un buon numero di conoscenze scientifiche, su di un approccio probabilistico alle scelte e sull’attenzione empatica ai bisogni del singolo individuo (pag. 14). L’intento esplicitato dall’autore, poi, ha fatto da detonatore, visto che si presenta come offerta ai lettori di qualche strumento per avvicinarsi al mondo della medicina e interagire con i medici in modo più consapevole. La paziente che è in me si è precipitata a leggere il libro. Continua a leggere