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Che SIA possibile innovare?

foto per ghezzidi Giulia Ghezzi*

Il 2 settembre 2016 è stato introdotto su scala nazionale il Sostegno all’Inclusione Attiva (SIA), una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un beneficio economico ad alcuni tipi di famiglie in condizioni economiche disagiate, a patto che aderiscano ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa sostenuto da una rete integrata di interventi, individuati dai servizi sociali dei Comuni (coordinati a livello di Ambiti territoriali), in rete con gli altri servizi del territorio (i centri per l’impiego, i servizi sanitari, le scuole) e con i soggetti del terzo settore, le parti sociali e tutta la comunità (vedi www.lavoro.gov.it).

Come assistente sociale comunale mi preme sottolineare il potenziale innovativo del SIA e la necessità che gli operatori si attivino per sfruttarla come volano per ripensare al sistema dei servizi sociali territoriali, non facendosi demotivare dalle inevitabili difficoltà organizzative tipiche di ogni misura neo-nata. Ho infatti la percezione che ci sia una grande enfasi sulle criticità e sulla complessità attuativa – innegabili – ma che se ci si limita a questo si crea un clima che inibisce lo slancio di quanti si sforzano di pensare che un altro welfare è possibile. Continua a leggere

Il nuovo SIA. Quali opportunità per i territori?

riso-post-stencil-facebook-post-200x140Organizzato e promosso dall’Istituto per la Ricerca Sociale di Milano nell’ambito del Progetto Welforum, in collaborazione con la Scuola Irs per il Sociale e Prospettive Sociali e Sanitarie, si è tenuto lo scorso venerdì 18 novembre un seminario di studio e riflessione sulle opportunità che offre il nuovo SIA (Sostegno all’Inclusione Attiva).

L’Irs, che da più di vent’anni si occupa di politiche di contrasto alla povertà e di inclusione sociale, e che sta supportando diversi territori nella stesura delle progettazioni a valere sul Bando Non Competitivo, ha voluto contribuire alla riflessione e favorire lo scambio di buone prassi, discutendone con le amministrazioni coinvolte. Continua a leggere

Dalla Carta Acquisti Sperimentale al SIA. Tra correttivi e apprendimenti mancati

credit-squeeze-522549__180di Sandro Busso e Antonella Meo*

A circa un anno dalla conclusione dell’esperienza della Carta Acquisti Sperimentale (CAS), e dopo mesi di attesa tra gli operatori del settore, il percorso verso l’istituzione di una misura nazionale di sostegno al reddito ha vissuto nel luglio scorso un momento di improvvisa rivitalizzazione, ritrovando visibilità anche nel dibattito pubblico. Nell’arco di soli cinque giorni, infatti, tre episodi hanno richiamato l’attenzione sul tema della povertà e sulle relative politiche di contrasto. Continua a leggere

I porcellini erano tre, i nani sette. I bonus bebè molti di più

sbadigliodi Andrea Pancaldi*

Come è noto, tutti gli ultimi Governi sull’onda della crisi hanno varato iniziative per sostenere la genitorialità, tutte regolarmente finite sulla stampa con il nome di “bonus bebè”.

Comiciò Berlusconi nel 2006 (una tantum di € 1,000 per i nuovi nati) e dopo i due anni di Govermo Prodi, di nuovo il Governo Berlusconi nel 2009/11 lanciò il “Fondo nuovi nati” (prestito a condizioni favorevoli) che proseguì anche con Monti e Letta. Il Fondo a cura dello stesso Governo Letta fu “riformato” con la finaziaria per il 2014 passando da “prestito” a “erogazione in denaro”. Durante il Governo Monti anche il “voucher natalità” presente nella riforma Fornero venne definito sui media “bonus bebè”. Il Governo Renzi non è stato da meno varando l’assegno di natalità operativo nel 2015 e 2016. Anche questo è andato sulla stampa con il nome di bonus bebè, mentre si è ancora in attesa del decreto che istituisca la “Carta della famiglia” varata dalla finanziaria per il 2016.

Ora, in data 1 settembre 2016, gli organi di stampa titolano: “Bonus Bebè a chi spetta l’una tantum” e sorge spontanea la domanda di chi sia figlio questo ennesimo provvedimento: di Silvio? Romano? Vittorio? Enrico? Matteo? forse della stessa Elsa? Continua a leggere